Eva e la guerra è un progetto pensato dalle avvocate Giada Andriolo Francesca Castiglioni e Paola Furini sulla scia degli accadimenti bellici dal fronte afghano, per divulgare la cultura della pace, per attenzionare situazioni di violazioni di diritti umani intollerabili, per dare voce ove urla il silenzio.
Il titolo trae ispirazione dal primo romanzo di Oriana Fallaci: Penelope alla Guerra.
Penelope diviene Eva, la prima donna, progenitrice del genere umano: per noi la Donna, ogni Donna.
Seguendo le regole della comunicazione non ostile Eva, la Donna, si mette in correlazione alla guerra e dunque, senza incitazioni, “alla guerra” diviene “e la guerra”.
Eva e la guerra è un dispaccio che divulga messaggi universali a tutela dei diritti fondamentali.
Il progetto Eva e la Guerra non è un mero progetto editoriale, ma bensì ha anche lo scopo di creare e mantenere una rete perché le parole si traducano in fatti ed abbiano risvolti concreti.
“Ricordati che qualsiasi momento è buono per cominciare. Apprendi dagli audaci, dai forti, da chi non accetta compromessi, da chi vivrà malgrado tutto. Alzati e guarda il sole nelle mattine e respira la luce dell’alba. Tu sei la parte della forza della tua vita. Adesso svegliati, combatti, …
I veri abiti tradizionali dell’Afghanistan, non sono i burqa imposti dai Talebani e non sono creati per la cancellazione anche visiva della donna, sono al contrario colore che emana desiderio di emancipazione, desiderio di diritto, perline e lustrini , tintinnio e musica. Leggi il contributo